Maconochie (The Mark System)

Lungometraggio (r.06 – 120 pagine)
Drammatico – Storico – Ispirato a eventi realmente accaduti
Testo in inglese (traduzione a cura di Inga Sempel)
Personaggi: 1 principale, 47 totali (9 con più di 10 battute)
Location: 35 totali (12 usate in almeno 3 scene)
Periodo: intorno al 1840
Luoghi della storia: Terra di Van Diemen, nave Nautilus, penitenziario di Norfolk Island (Oceano Pacifico)
Deposito legale: Patamu Registry
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Riconoscimenti

Sinossi

A gennaio del 1837 il nobile scozzese Alexander Maconochie sbarca con la moglie e i sei figli nella Terra di Van Diemen (odierna Tasmania) al seguito dell’amico John Franklin, nominato governatore della colonia britannica. Alle sue spalle, Maconochie ha un lungo e brillante servizio nella Marina militare, seguito da prestigiosi incarichi nella Società Geografica Reale e nell’Università di Londra. Davanti a sé, la promessa di un posto nell’amministrazione coloniale corrispondente al suo rango e alle sue aspettative.
I tre anni seguenti si trasformano in una lunga e sempre più amara attesa del posto promesso. L’inattività lo induce ad accettare l’incarico che gli propone la Società per il miglioramento della disciplina nelle carceri (SMDC), un’associazione che si batte per l’abolizione del ricorso alla deportazione nelle colonie dell’Impero: Maconochie dovrà svolgere un’inchiesta sulle condizioni dei deportati e sugli effetti della deportazione.
Maconochie rileva condizioni drammatiche. I detenuti sono sottoposti a punizioni violente e sistematiche; il loro tempo è una vuota attesa che trascorra il periodo della pena; quando tornano in libertà sono persone incapaci di rioccupare un posto nella società.
L’osservazione diretta fa maturare in Maconochie la convinzione che sia necessario e possibile agire per il recupero sociale e morale dei deportati attraverso un elaborato meccanismo di incentivi che li responsabilizzi e li prepari al rientro nel mondo dei liberi. Nasce così il Mark System (Sistema a Punti).
Nel corso dell’indagine per conto della SMDC, Maconochie ha sperimentato la vicinanza della giovane figlia Mary Ann e l’astio del Segretario della colonia John Montagu, uomo che sente la sua posizione di potere minacciata da qualsiasi cambiamento.
Maconochie è segnalato dalla SMDC al Governo per la direzione del penitenziario più temuto dell’impero britannico: l’isola di Norfolk Island, un punto nell’Oceano Pacifico agli antipodi della madrepatria, il teatro di ogni orrore dove sono confinati i deportati in Australia che nella colonia hanno commesso nuovi reati. È in questo luogo estremo che si darebbe al suo ideatore la possibilità di mettere alla prova il Sistema.
Il possibile incarico a Maconochie è ben visto sia da Franklin, che si toglierebbe dall’imbarazzo per la promessa mancata di dare un posto a Maconochie, sia da Montagu, che con Maconochie lontano potrebbe tessere la sua trama per favorire il fallimento del Sistema e, con esso, spegnere ogni speranza di carriera per Maconochie.
Maconochie è incerto. Norfolk Island è la possibilità di provare il Sistema e la sua efficacia ma anche il luogo dove è più alto il rischio di insuccesso. Inoltre è lontana dal giudice ultimo del suo lavoro, cioè il Governo a Londra, al quale ogni suo risultato giungerà tramite le relazioni dei governatori Franklin, nella Terra di Van Diemen, e Gipps, in Australia, e attraverso i resoconti della stampa di Hobart e Sydney, tutta legata a Montagu. Rinunciare significa perdere l’occasione di sperimentare il Sistema e rimanere a languire a Hobart. Avere successo, invece, potrebbe condurre ad applicare il Sistema anche a Hobart, Sydney e chissà, anche nella madrepatria. Questo pensiero prevale sugli altri e l’incarico viene accettato.
Maconochie e duecento nuovi deportati sbarcano a Norfolk Island il 6 marzo del 1840. Anche stavolta ha con sé la famiglia, compresa la prediletta Mary Ann che però, con dispiacere del padre, ha reagito malissimo alla notizia del trasferimento.
Maconochie si getta con entusiasmo nell’impresa, apportando rapidamente molti cambiamenti nella vita dei deportati e dell’isola. Col passare del tempo, però, si rende conto di alcuni punti deboli del suo Sistema mentre deve confrontarsi con nemici nuovi e vecchi. A Norfolk Island, infatti, il regime instaurato da Maconochie genera le reazioni e i contrasti, di natura diversa ma dagli effetti convergenti, dei soldati della guarnigione e della più forte banda di detenuti, quella che si è voluta chiamare L’Anello (The Ring). A Hobart e Sydney, invece, la stampa manovrata da Montagu mette in cattiva luce anche momenti come la festa che Maconochie organizza sull’isola per il compleanno della Regina.
I timori per la debolezza della sua posizione presso le autorità e l’opinione pubblica sono all’origine di un dolore privato: Mary Ann è fatta tornare in Inghilterra per troncare sul nascere il legame affettivo con un deportato. Maconochie teme che un simile matrimonio renderebbe ancora più debole la sua posizione, Mary Ann non esita a rinfacciare al padre l’incoerenza fra le idee esposte nel Sistema e il rifiuto di consentire al matrimonio.
Sugli ostacoli quotidiani si innestano gravi episodi di violenza che, si sospetta, sono dovuti all’Anello. A Hobart, Montagu soffia sul fuoco attribuendo al Sistema a Punti la responsabilità di un penitenziario fuori controllo.
Maconochie vacilla ma un piccolo nucleo di detenuti gli ridà forza apprezzando il Sistema e suggerendo come migliorarlo.
Manovrate da Montagu, le notizie su Norfolk Island viaggiano fino a Sydney e Londra e il Governatore dell’Australia, George Gipps, decide di visitare l’isola senza avvisare del suo arrivo. Quello che vede lo spinge a inviare una relazione positiva sull’operato di Maconochie e sulla situazione dell’isola. Quando scrive non sa ancora che sulla base dei resoconti della stampa e delle pressioni degli amici di Montagu, il Governo ha già deciso di sollevare Maconochie dal suo incarico. Quando la lettera di Gipps è ancora a metà del viaggio per la Gran Bretagna, così, Maconochie apprende di dover lasciare Norfolk e interrompere il suo esperimento.
Sotto il nuovo direttore, Norfolk Island torna a essere teatro di violenze e orrori.